Sul Lungomare di Stintino c’è una scultura che rappresenta una ragazza dai tratti orientali seduta accanto a una sedia vuota: è la Statua della Pace, un’opportunità per riflettere sulla storia e comprendere meglio le sofferenze delle donne vittime delle guerre. Il monumento ricorda le giovani donne rapite e costrette a prostituirsi per l’ esercito giapponese nell’area indo-pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Il monumento è stato donato al Comune di Stintino dalla fondazione sudcoreana Korean Council for Justice and Remembrance for the Issues of Military Sexual Slavery by Japan, che sin dagli anni Novanta si occupa di tenere in vita la memoria delle donne coreane chiamate confort women (donne di conforto dell’esercito giapponese). Il Comune di Stintino ha accettato la statua come simbolo universale contro la violenza sulle donne. La statua è situata in un luogo accessibile e ben visibile, con informazioni disponibili in più lingue per i visitatori internazionali tramite QR code.
